La vescica iperattiva: non solo urgenza minzionale
La Vescica iperattiva è una disfunzione del basso tratto urinario: in inglese conosciuta come "Over Activ Bladder" (OAB).
L'origine di questo problema clinico va generalmente ricercata nel detrusore e nella sua innervazione.
Il detrusore è il muscolo che circonda la vescica e che funge da "pompa idraulica" per spremere fuori l'urina attraverso l'uretra. In una OAB il detrusore è troppo attivo, od ha una capacità ridotta.
L'OAB affligge milioni di persone nel mondo; è stato infatti stimato che il 6% della popolazione adulta in Europa e negli Stati Uniti ne soffra, ed i casi aumentano con l'avanzare dell'età.
L'OAB ha un impatto significativo sulla qualità della vita, sul sonno, sull'attività sessuale, sulla salute mentale, sulla produttività lavorativa e sui costi della salute.
I sintomi dell' OAB sono:
- Urgenza minzionale
- Aumento della frequenza minzionale
- Nocturia (cioè necessità di urinare spesso durante la notte)
Questi sintomi possono essere o meno associati ad incontinenza urinaria, cioè a perdita involontaria di urina.
L'origine dell'OAB può essere sconosciuta, cioè "ideopatica", o compredere le seguenti cause:
- Effetti collaterali di alcuni tipi di farmaci o di sostanze, come la caffeina.
- Malattie neurologiche (ictus, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, lesioni midollari).
- Danno all'innervazione vescicale causato da traumi o interventi chirurgici.
- Infezioni alle vie urinarie: in questo caso non si può parlare propriamente di vescica iperattiva, perchè nella maggior parte dei casi è sufficiente un trattamento antibiotico per risolvere i sintomi.
Il trattamento della OAB è generalmente conservativo e comprende:
- Rieducazione vesciale: i consigli più semplici sono quelli di tentare di temporizzare le minzioni ogni 2 o 3 ore e di bere nella prima parte della giornata, fino alle 17:00, riducendo molto l'apporto di liquidi successivamente.
- Rinforzo dei muscoli del perineo, i famosi esercizi di Kegel.
- Famaraci antimuscarinici od anticolinergici, anche se è stato osservato che solo il 18% dei pazienti li continua ad utilizzare per più di sei mesi a causa dei loro effetti collaterali.
- Neuromodulazione dei riflessi vescicali; cioè il "riequilibrio" dell'attività neurologica della vescica tramite degli impulsi elettrici. La neuromodulazione può essere sia invasiva, con un pacemaker impiantato sottocute; sia non invasiva, con elettrostimolazione trasvaginale, transanale o vescicale (tramite catere); può essere anche eseguita una stimolazione magnetica o stimolazione percutanea del nervo tibiale (PTNS).